Perché soffriamo di afte in bocca e come eliminarle

PERCHÉ SOFFRIAMO DI AFTE IN BOCCA E COME ELIMINARLE

Ti è mai capitato di soffrire di afte in bocca? Si tratta di piccole lesioni all’interno della mucosa orale che possono ripresentarsi anche diverse volte nel corso del tempo.

Sebbene questo disturbo possa essere legato a diversi fattori, spesso dipende da una problematica intestinale … di fatto la bocca non è che l’inizio del tratto digerente!

Cosa sono le afte?

Le afte sono piccole ulcere della cute di colore biancastro e circondate da un alone rosso, che si manifestano singolarmente o a gruppi. Possono formarsi in varie zone del corpo, ma più comunemente interessano l’interno della bocca ed in particolare i tessuti molli della mucosa orale (palato, guance, lingua) e la base delle gengive; in questo caso vengono definite “afte orali” (o stomatite aftosa o ulcera aftosa). Le afte orali possono essere particolarmente dolorose, impedendo a chi ne soffre di mangiare o parlare ma, normalmente, guariscono nel giro di una o due settimane; tuttavia, in alcuni soggetti tendono a ricomparire con una certa frequenza (stomatite aftosa recidivante). Inoltre, essendo provocate da una reazione auto-infiammatoria e non da un’infezione virale o batterica (come l'herpes labiale), non sono contagiose.

Le cause delle afte in bocca

La comparsa delle afte orali non ancora origini del tutto chiare; tuttavia, oltre ad una certa familiarità/ereditarietà, si ritiene che la comparsa di questo fenomeno sia legato alla combinazione di diversi fattori, fra cui:

- lesione alla bocca dovuta a protesi dentali o operazioni e apparecchi ortodontici, spazzolatura “feroce” dei denti, incidenti sportivi o morsi accidentali;

- dentifrici e collutori che contengono sostanze aggressive per la mucosa orale, come il sodio laurilsolfato;

- cibi particolarmente irritanti o sensibilità per alcuni alimenti, tipicamente: cioccolato, caffè, frutta secca e alcool;

- carenza di vitamina B-12, zinco, acido folico o ferro;

- allergia ad alcuni batteri della bocca;

- cambiamenti ormonali;

- stress emotivo.

Questo tipo di afte, inoltre, possono dipendere da malattie pregresse, come:

- celiachia;

- morbo di Crohn e colite ulcerosa;

- HIV / AIDS.

Ciò detto, molto frequentemente la formazione delle afte orali dipende da una disbiosi (o acidosi) intestinale: un’alterazione della composizione dei microrganismi intestinali (batteri, virus, funghi) che abbassa il pH locale, provocando l’iperattivazione immunitaria ed il rilascio dei fattori pro-infiammatori con la conseguente comparsa di patologie che possono manifestarsi a carico dell’intestino o lontane dal tratto gastrointestinale (ad esempio, in bocca).

Come riconoscere le afte della bocca?

Questo tipo di disturbo viene generalmente diagnosticato a seguito di una semplice visita da parte del medico o del dentista; tuttavia, se si presentano in forma grave o continuano a recidivare, potrebbe essere necessario effettuare degli esami approfonditi, in modo da verificare la presenza o meno di malattie associate.

Di seguito, verranno elencate le manifestazioni sintomatiche che indicano la comparsa di un’afta e per cui dovremmo rivolgerci al medico/dentista.

I sintomi delle afte orali

Come detto, le afte si presentano come ulcere di piccole dimensioni (generalmente non superano un centimetro di diametro) dalla forma tondeggiante o ovale, con fondo di colore bianco-giallastro e contorno rosso acceso. Queste lesioni, spesso, comportano:

- bruciore, che, di solito, precede di un paio di giorni la comparsa della vescicola rotondeggiante;

- arrossamento della mucosa orale, per cui l'area interessata appare irritata, con tendenza a gonfiarsi e procurare dolore;

- formazione dell'ulcera.

A queste manifestazioni possono aggiungersi anche: perdita di sangue, alitosi, aumento nella secrezione salivare, febbre e ingrossamento dei linfonodi.

Come prevenire e curare le afte in bocca

La prevenzione delle afte orali è legata ad alcune pratiche alimentari e comportamentali, in particolare:

- prestare attenzione ai cibi che si consumano in concomitanza della comparsa di afte ed evitarli;

- adottare una dieta che sopperisca ad eventuali carenze nutrizionali;

- mantenere la bocca pulita, possibilmente utilizzando uno spazzolino con setole morbide e filo interdentale; è meglio evitare collutori aggressivi per la mucosa orale;

- proteggere la bocca da traumi, specie se si utilizzano apparecchi ortodontici;

- ridurre lo stress, se la comparsa delle afte è legata a situazioni di particolare tensione o carico emotivo.

Per quanto riguarda la terapia, oltre a adottare le pratiche preventive sopra elencate che aiutano a ridurre la reazione infiammatoria e il rischio di recidiva, si può agire su due fronti: a livello locale, con gel e spray protettivi, per lenire il fastidio e il dolore, e con prodotti antisettici in collutorio, per eliminare i microbi della bocca che ritardano i tempi di guarigione; oppure, a livello sistemico, in modo da contrastare l’origine della manifestazione sintomatica. Quindi, se il fattore scatenante è una disbiosi intestinale sarà necessario ripristinare l’equilibrio del microbiota locale. In questo ultimo caso, sotto consiglio medico, la terapia consiste nell’assunzione di fermenti lattici per riequilibrare il pH intestinale e di integratori alcalinizzanti, come quelli a base di spirulina, per ridurre la demineralizzazione da acidosi metabolica.

Per ulteriori approfondimenti consulta i seguenti link:

https://www.humanitas.it/malattie/afte/

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/a/afta-della-bocca#prevenzione

https://www.grupposandonato.it/news/2022/ottobre/afte-bocca-lingua-cause-rimedi

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