COLLUTORIO: QUALI SONO LE DIFFERENZE FRA LE VARIE SOLUZIONI IN COMMERCIO?
La pulizia orale quotidiana aiuta a mantenere la bocca sana e pulita e a prevenire diverse patologie del cavo orale come carie, gengiviti e parodontiti. Tuttavia, in molti sottovalutano l’uso del collutorio, pensando che basti lo spazzolino per rimuovere tutti i batteri presenti nel cavo orale, ma non è così!
Il collutorio, infatti, grazie alla sua azione antibatterica, è un valido alleato che contribuisce a mantenere denti e gengive puliti e sani: solo usando il collutorio quotidianamente (almeno due volte al giorno) è possibile eliminare più del 90% dei germi e batteri nocivi preseti nella bocca.
Come scegliere il collutorio giusto?
I collutori in commercio sono orami tantissimi e non è scontato saper scegliere quello più adatto alle nostre esigenze; pertanto, il punto di partenza per fare una scelta corretta è il bisogno specifico di ogni singola persona. Anche per questo, i collutori vengono classificati a seconda delle esigenze a cui rispondono.
Collutorio (semplice) vs Collutorio alla clorexidina
Una prima distinzione consiste negli attivi contenuti al loro interno. Esistono, infatti, collutori assimilabili a dei farmaci, che vengono prescritti dal dentista e possono essere acquistati solo in farmacia; e altri, di “uso comune”, che si trovano anche nei supermercati, poiché non richiedono alcun tipo di ricetta medica.
I collutori di uso comune, detti anche cosmetici, solitamente contengono oli essenziali, ad azione per lo più rinfrescante (es.: menta piperita, zenzero, limone, eucalipto …) e fluoro: una sostanza che, oltre ad avere un’efficace azione anticarie, favorisce la riparazione delle microlesioni dello smalto.
Diversamente, i collutori medicati (venduti solo in farmacia) contengono degli attivi ad azione battericida. Il più diffuso fra questi è la clorexidina: un antisettico in grado di distruggere i batteri presenti nel cavo orale con effetto prolungato. Ci sono due diverse soluzioni di collutori di questo tipo: quelli con clorexidina allo 0,2%, che vengono usati, come vedremo in seguito, per il trattamento di diverse patologie della bocca e per prevenire le infezioni che possono verificarsi, ad esempio, a seguito di un intervento dentistico; e quelli con una concentrazione di clorexidina inferiore (0,12% o 0,05), efficaci per contrastare, fra gli altri: alitosi, lesioni aftose, sanguinamento gengivale …
Quindi, a differenza dei collutori cosmetici, quelli medicati, non possono essere usati per lunghi periodi ed è necessario sempre consultare un medico prima dell’assunzione. L’uso improprio dei collutori con clorexidina, infatti, può comportare importanti effetti collaterali come l’antibiotico-resistenza nella popolazione di germi all’interno del cavo orale e la pigmentazione del tartaro e della placca batterica adesa alla superficie dei denti, che provoca una colorazione inestetica dello smalto dentale.
Gli utilizzi dei diversi collutori in commercio
Gengivite
La gengivite è un'infiammazione delle gengive che, se trascurata, può provocare parodontite (o piorrea). In questo caso vengono generalmente utilizzati collutori a base di clorexidina 0,2%.
Antiplacca
La placca, a seconda della gravità del quadro clinico personale e in base alle indicazioni mediche, può essere trattata sia collutori con clorexidina che con collutori a base di oli essenziali e altre sostanze funzionali al trattamento. Come il collutorio Tantum Verde SOS Placca che contiene cetilpiridinio cloruro (CPC): un antisettico meno potente e aggressivo rispetto alla clorexidina.
Apparecchi ortodontici
I collutori più adatti per l'igiene orale quotidiana di coloro che portano apparecchi ortodontici hanno una composizione simile a quelli utilizzati per rimuovere la placca. Prodotti ancora più specifici, poi, oltre a fluoro e CPC, contengono attivi come aloe e allantoina, per un’ulteriore efficacia antitartaro e di protezione delle gengive.
Sanguinamento gengivale
Per questa problematica esistono collutori specifici che combinano azione antiplacca e anti-sanguinamento. Queste soluzioni, infatti, oltre alla clorexidina, contengono attivi con proprietà emostatiche, come la hamamelis virginiana, un vasocostrittore ad uso topico.
Lesioni aftose
I collutori per le afte, oltre a ridurre la sintomatologia dolorosa, sono generalmente formulati anche con lo scopo di guarire la lesione stessa. Per questo, combinano l’azione rinfrescante e antiinfiammatoria degli oli essenziali a quella cicatrizzante dell’acido ialuronico.
Antalitosica
Fanno parte di questa categoria tutti i collutori ad uso quotidiano che contengono oli essenziali in grado di donare una piacevole e duratura sensazione di freschezza. Tuttavia, se si soffre di un’alitosi pesante e persistente, il problema può essere trattato anche con collutori a base di sostanze ad azione battericida.
Remineralizzante
I collutori ad azione remineralizzante, oltre al fluoro, contengono sostanze funzionali biomimetiche, biocompatibili e bioattive che promuovono la remineralizzazione di smalto e dentina. È un esempio la combinazione di olio d'oliva ozonizzato e stevia: un attivo naturale ad azione anticarie.
Desensibilizzante
I collutori per chi soffre di sensibilità dentinale sono formulati con agenti ad azione desensibilizzante, come i sali di potassio o di stronzio, che hanno la proprietà di occludere i tubuli dentinali, proteggendo i denti dalla sensibilità.
Sbiancante
Esistono, infine, collutori utili a preservare il bianco naturale dei denti o a mantenere i risultati ottenuti dopo trattamenti sbiancanti. Queste soluzioni contengono sostanze che agiscono sulle discromie con un effetto a lunga durata o attivi che si depositano sullo smalto dentale, creando un effetto ottico che lo fa apparire più bianco; ne è un esempio la covarina blu.
In conclusione, la corretta pulizia del cavo orale non può prescindere dall'utilizzo del collutorio; lo stesso vale se si vogliono prevenire e/o trattare determinate patologie della bocca. Infatti, scegliere il collutorio adatto alle proprie esigenze, sia esso cosmetico che medicato, è fondamentale per ottenere i massimi benefici in termini di igiene e salute della bocca. Inoltre, specie se si soffre di una patologia in particolare, al momento della scelta del collutorio è particolarmente importante abbinare ad esso il giusto dentifricio. In questo caso, l’ideale sarebbe utilizzare due prodotti alla stessa linea, in modo da evitare che formulazioni diverse di dentifricio e collutorio interferiscano tra loro. Un esempio sono i prodotti Dentosan o Curasept, che sviluppano collutori, dentifrici e spazzolini destinati a diversi bisogni specifici.
Per ulteriori approfondimenti consulta i seguenti link:
https://fondazioneandi.org/lalcuni-consigli-utili-per-prevenire-linsorgenza-di-problemi-dentali/
https://www.unife.it/centri/parodontologia/it/informazioni-1/i-collutori
https://www.dentaid.it/salute-orale/ortodonzia
IL TEAM DI PHARMAPOP