Come sfiammare una nevralgia

COME SFIAMMARE UNA NEVRALGIA ANCHE SENZA L'USO DI MEDICINALI

La nevralgia (anche detta neuropatia) è una condizione clinica dovuta da un’infiammazione, trauma o irritazione di un nervo che comporta un forte dolore. Si manifesta più frequentemente negli anziani, ma può colpire soggetti di qualsiasi età. Generalmente, questa condizione non è particolarmente pericolosa e, se trattata, si risolve entro sei settimane; tuttavia, se non curata può diventare invalidante (e anche cronicizzarsi), compromettendo significativamente lo svolgimento di numerose attività quotidiane.

I diversi tipi di nevralgia

Esistono diversi tipi di nevralgia, in base alla localizzazione del dolore. Generalmente, si fa una prima distinzione fra nevralgia centrale (ha origine nel midollo spinale o nel cervello) e periferica (ha origine nel sistema nervoso periferico). Poi, a seconda della parte del corpo interessata, si può avere: nevralgia del trigemino (colpisce le aree del viso), nevralgia intercostale (sono i nervi intercostali della gabbia toracica), post-erpetica, dentale … la più nota è, probabilmente, la sciatica, ovvero l’infiammazione del nervo sciatico che, essendo il più complesso e voluminoso del nostro corpo, provoca un dolore acuto che dalla zona sacrale può estendersi anche lungo tutta la gamba.

Le cause della nevralgia

Il dolore neuropatico può avere numerose origini:

- la compressione di un nervo dovuta, ad esempio, ad un’ernia del disco nella colonna vertebrale (che causa lombalgia) o alla pressione su un nervo del polso (che causa la sindrome del tunnel carpale);

- un danno nervoso provocato da patologie che interessano i nervi;

- invecchiamento;

- anomalie o alterazioni dell’elaborazione dei segnali del dolore da parte del cervello e del midollo spinale;

- scarso apporto di sangue ai nervi;

- diabete (in questo caso si parla di neuropatia diabetica);

- carenza di vitamina B12, vitamina B1 o B6;

- come conseguenza a trattamenti chirurgici o farmacologici;

- herpes zoster (o fuoco di sant’Antonio);

- alcolismo.

I sintomi della nevralgia

Le principali manifestazioni della neuropatia sono una sensazione di bruciore e formicolio, debolezza muscolare della parte interessata e ipersensibilità al freddo o tatto (allodinia): anche una leggera pressione può provocare un fastidio invalidante. Il dolore neuropatico può manifestarsi anche come conseguenza ad un determinato movimento; in questi casi il soggetto che ne soffre può essere riluttante a muovere la parte corpo che gli provoca dolore, degenerando in ulteriori limitazioni di movimento e atrofie. Infine, è possibile che condizioni neuropatiche prolungate modifichino la struttura stessa del sistema nervoso, per cui la sintomatologia continuerà ad essere percepita anche dopo la risoluzione della causa scatenante.

Come si effettua la diagnosi della nevralgia?

La diagnosi di questo disturbo avviene con una valutazione medica che si basa su anamnesi, questionari di rilevazione del dolore ed esami obiettivi per evidenziare punti trigger (aree in cui un leggero tocco provoca dolore), problemi di riflesso, perdita di massa muscolare e mancanza di sudorazione (la sudorazione è controllata dai nervi). Inoltre, possono essere necessari ulteriori approfondimenti come:

- esami del sangue: utili per individuale deficit glicemici o vitaminici;

-  risonanza magnetica, TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) e/o elettromiografia (EMG);

- esame odontoiatrico: utile per escludere patologie dentali che possono causare dolore facciale.

È possibile prevenire la nevralgia?

La prevenzione della nevralgia è legata all’origine della stessa: se, ad esempio, la causa è metabolica, come nel caso di diabete o di una carenza vitaminica, la prevenzione è possibile attraverso il controllo costante e la compensazione di eventuali deficit rilevati. Allo stesso modo, vaccini e farmaci antivirali specifici possono aiutare nella prevenzione contro la nevralgia provocata da herpes zoster; mentre, condurre una vita “attiva” gioca un ruolo di primo piano nel diminuire il rischio di incidenza di sciatica (nevralgia del nervo sciatico).

Se, invece, la neuropatia ha un’origine diversa saranno necessari trattamenti farmacologi o chirurgici.

Come curare la nevralgia

Il trattamento della nevralgia varia a seconda della causa, della localizzazione e della gravità della problematica.
Esistono farmaci ad hoc per contrastare il dolore nevralgico: antiepilettici (gabapentin, pregabalin e carbamazepina), analgesici contenenti oppioidi e anestetici locali (cerotti medicati alla lidocaina o a base di antiinfiammatori) poiché, spesso, la nevralgia non risponde ai comuni analgesici. In alcuni casi può essere necessario iniettare farmaci direttamente nel nervo interessato, al fine di ridurre l'infiammazione e impedire al nervo danneggiato di trasmettere segnali di dolore al cervello (blocco nervoso). Altri tipi di trattamenti neuropatici sono la Stimolazione Nervosa Elettrica Transcutanea (TENS), utile per bloccare la trasmissione delle sensazioni di dolore al cervello, e procedure per ridurre la sensibilità del nervo, come l’ablazione del nervo mediante radiofrequenza. Diversamente, se il dolore deriva da traumi che determinano una pressione su un nervo, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico che consiste nella decompressione per ridurre la sensibilità o togliere la pressione da un nervo.

Terapie non farmacologiche contro la nevralgia

È possibile curare la nevralgia anche senza ricorrere a farmaci e interventi chirurgici, specie se in fase subacuta e di infiammazione del nervo sciatico. In questi casi, possono essere utili la ginnastica posturale e la fisioterapia per garantire che i pazienti muovano la parte dolorante del corpo e per prevenire l’atrofizzazione dei muscoli e migliorare l’arco di movimento. Inoltre, per alleviare il dolore causato dalla neuropatia si può ricorrere a dispositivi medici privi di farmaci, come il cerotto Initiv che, grazie ad una tecnologia brevettata, è in grado di aumentare la microcircolazione del sangue e migliorare la mobilità e l'apporto di ossigeno nella zona interessata. Infine, si può ricorrere ad una terapia compensativa che consiste nell’assunzione di integratori a base di vitamine del gruppo B e acido alfa-lipoico, per migliorare lo stato di salute dei nervi. In particolare, le vitamine del gruppo B aiutano a convertire il cibo in energia, ad aumentare la velocità di conduzione nervosa e a promuovere la sintesi e la rigenerazione della mielina (funzioni necessarie per il buon funzionamento del sistema nervoso); mentre, l’acido alfa-lipoico, che è stato identificato come il principio attivo di origine naturale di maggior documentata efficacia nella terapia del dolore neuropatico, agisce sull’uptake di glucosio a livello del nervo. Questo comporta un aumento di energia a disposizione della cellula nervosa e una conseguente riduzione della sintomatologia legata ad alcune nevralgie. Generalmente, la terapia compensativa viene anche prescritta in associazione a quella farmacologia nel trattamento della nevralgia in fase acuta.

Per ulteriori approfondimenti consulta i seguenti link:

https://www.msdmanuals.com/it/casa/disturbi-di-cervello-midollo-spinale-e-nervi/dolore/sindrome-da-dolore-regionale-complesso#Trattamento_v25186023_it

https://www.nurse24.it/dossier/dolore/nevralgia.html#:~:text=Anche%20i%20sintomi%20sono%20diversi,croniche%2C%20infezioni%20o%20compressione%20nervosa.

https://www.pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Vitamina+B12+%28Cobalamina%29&vo=Indicazioni#:~:text=4)%20la%20vitamina%20B12%20%C3%A8,e%20del%20diabete%2C%20herpes%20zoster.

https://www.fondazionegraziottin.org/ew/ew_articolo/approfondimenti%2027%20marzo%202015%20-%2003%20-%20graziottin.pdf

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